Completiamo il nostro viaggio virtuale (clicca qui per la prima parte) nel “nuovo” Celeste, accompagnati dall’ingegnere Franco Mento, che aveva già curato il progetto di riapertura della struttura per conto del Città di Messina, insieme al collega Domenico Musiano. Nella redazione dei nuovi incartamenti è stato affiancato da un gruppo di progettazione più ampio. La più grande incognita era legata alle misure del campo, che verranno adeguate con l’arretramento delle panchine: “La Lega ha dato l’ok. In questo campo si potrà giocare anche la serie B”.
Lo storico impianto di via Oreto cambierà volto: “Soltanto superando quota 10mila posti sorge l’obbligo del “Gos”, che l’ACR vuole realizzare in modo che dal punto di vista della sicurezza la struttura sarà eventualmente a norme anche in caso di ampliamento della capienza. Sotto la Curva Sud verranno realizzati ex novo un’infermeria, la sala per i delegati del Coni e gli esami anti-doping, sotto la Curva Nord sorgono invece autoclave e sistema antincendio, che vanno rimessi a norma”.
Al di là dei tempi della politica e della burocrazia, la corsa contro il tempo appare non semplice. Mento non si fa illusioni: “La struttura è in totale stato di abbandono. Si darà priorità ad alcuni lavori, in modo da essere pronti per l’avvio della nuova stagione. Altri verranno completati solo successivamente. Occorrono complessivamente circa due milioni di euro, che verranno in gran parte coperti da un mutuo del Credito Sportivo, che comunque non si otterrà in tempi brevi”.
I primi sopralluoghi hanno già avuto esito positivo: “La verifica illuminotecnica ha accertato che le torri faro rispettano in pieno le prescrizioni imposte dalla Lega. Per la viabilità e il pre-filtraggio nel progetto abbiamo indicato la necessità di una chiusura temporanea delle aree circostanti lo stadio. Ciò avverrà con delle barriere rimovibili di ultima generazione, perfettamente a norma. I lettori ottici consentiranno di effettuare la verifica dei tagliandi”.
Non mancheranno interventi di natura logistica: “Prevediamo di creare una tribuna d’onore, una tribuna stampa per trenta giornalisti, una sala stampa con collegamento internet wi-fi (mai realizzato al “Franco Scoglio, ndc). Il settore ospiti, da 562 posti, più di quanti imposti dalle normative, sarà ricavato in una porzione della vecchia Tribunetta Valeria, che sarà divisa in due. Una parte verrà annessa infatti alla tribuna coperta”.