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Massone temporeggia, Messina in stand-by. Da Lucarelli stop alle cessioni: incontrerà i tifosi

Con il mercato ormai aperto da tre settimane, il Messina, che era chiamato a muoversi con decisione per colmare le gravi lacune d’organico emerse nel corso del girone di andata, è riuscito a centrare invece un invidiabile primato: quello dell’assoluto immobilismo. La squadra sta ultimando la preparazione sul sintetico del “Bacigalupo”, dove sarà di scena anche giovedì. Sette le reti realizzate nell’ultima amichevole contro lo Sporting Taormina, formazione che milita in Eccellenza.

Pozzebon
Demiro Pozzebon in azione (foto Chillemi)

Martedì il presidente Natale Stracuzzi ha aperto alla cessione di Demiro Pozzebon ma da Cristiano Lucarelli sarebbe arrivato un nuovo stop. Il tecnico livornese ha già chiarito a più riprese che non è disposto a rinunciare ai “big” del gruppo, dal bomber romano al talento serbo Milinkovic (autore di una tripletta nel test infrasettimanale), da De Vito a Musacci. Per centrare la permanenza serve la loro qualità e quindi ecco emergere la diversità di vedute tra la proprietà e il suo staff.

Sul fronte societario, dopo la conferenza stampa della dirigenza, in cui è stata annunciata un’intesa non ancora sfociata negli attesi passaggi di quote, non si registrano sostanziali sviluppi. Lo stesso Stracuzzi è volato a Roma, affiancato dal socio Piero Oliveri, ma sembra soltanto per impegni di lavoro legati alle sue attività. In agenda non vi sarebbe ancora l’incontro con l’avvocato campano Angelo Massone, bloccato all’estero. I suoi consulenti hanno richiesto peraltro un’integrazione dei documenti contabili, a conferma che dalle lettere d’intenti e dalle “due diligence”, già richieste in passato dal gruppo Proto e da tanti altri potenziali acquirenti, non si è ancora passati alla fase delle firme dal notaio e delle fumate bianche.

Curva sud
Il tifo organizzato ha chiesto un incontro a Lucarelli

Chi vede nero all’orizzonte sono i tifosi, che avrebbero già richiesto un incontro con Lucarelli. L’ex bandiera del Livorno e i leader della curva giallorossa sembrano pensarla allo stesso modo su un mercato che non decolla, né in entrata né in uscita. Sul fronte dei papabili acquisti restano calde le piste che portano alle punte Saraniti e Broso e agli esterni Ansalone e Zanini. Per ciò che concerne le uscite, con il trascorrere inesorabile dei giorni, aumenta la possibilità di vedere vari elementi in lista di svincolo o comunque destinati a una risoluzione. Se anche dovessero restare a libro paga, appare improbabile che lo staff tecnico accetti di reintegrare chi è ormai fuori dai piani.

Attendono novità sull’eventuale cessione alla cordata romana anche gli imprenditori palermitani che hanno già affiancato gli attuali soci, anche se soltanto con delle sponsorizzazioni, che potrebbero essere prolungate. La conferma arriva da Domenico Gallina, titolare del marchio “Demma” già sfoggiato sulle maglie biancoscudate nel derby con la Reggina: “Siamo alla finestra e attendiamo l’evolversi della situazione, prima di decidere il da farsi. Il nostro unico timore è che si stia perdendo troppo tempo: il mercato volge al termine e per il Messina non è ancora iniziato”. Difficile dargli torto…

Milinkovic
Per Milinkovic tre reti in amichevole. Il serbo resterà in giallorosso?

Sul campo del lanciatissimo Francavilla, quinto grazie alle otto vittorie e ai cinque pareggi ottenuti nelle ultime quindici uscite, non ci sarà Foresta, ancora a casa per via di una fastidiosa pubalgia. La squadra venerdì sosterrà la rifinitura in Calabria e poi sarà di scena sabato in Puglia. Alla lista degli indisponibili potrebbero aggiungersi anche Mileto, Marseglia e Gaetano. In palla è apparso Madonia, autore di una tripletta, mentre la settima e ultima rete è stata siglata dal giovane Bossa. Contro una delle formazioni più in forma del torneo si presenterà un Messina che non sa ancora cosa farà da grande. L’impressione è che si stia giocando con il fuoco. Eppure la retrocessione di un anno e mezzo fa e gli errori commessi a ripetizione in estate avrebbero già dovuto chiarire che nel calcio senza pianificazione si rischia soltanto di andare a sbattere. A Lucarelli l’arduo compito di mantenere la rotta intrapresa, tra mille difficoltà, lo scorso ottobre.

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