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Messina

L’assemblea dei soci discute il futuro dell’ACR. Grande cautela nell’entourage di Proto

È durata quasi tre ore l’assemblea dei soci dell’ACR Messina. Presenti il presidente Natale Stracuzzi e il vice Piero Oliveri. L’Antares, titolare del 10% delle quote ma elemento cardine in sede di consiglio di amministrazione, è rappresentata sia dal socio di minoranza Giovanni Di Bartolo che da Pietro Gugliotta, al quale nei giorni scorsi è stato revocato il provvedimento restrittivo disposto nei mesi scorsi dalla magistratura, che ha ritenuto attenuata la sua posizione rispetto alle previsioni iniziali. Unico assente Nino Micali, che ha comunque delegato Di Bartolo a rappresentarlo.

Pietro Gugliotta e Luigi Larizza
Pietro Gugliotta torna pienamente operativo dopo la revoca del provvedimento della magistratura

All’ordine del giorno il rinnovo delle cariche sociali e la valutazione delle offerte giunte da alcuni gruppi interessati. In primis quella dell’imprenditore ennese Franco Proto, che lunedì 2 gennaio ha siglato una lettera d’intenti con Stracuzzi finalizzata a rilevare una quota di minoranza del club, in attesa di un ben più consistente impegno a partire dal luglio prossimo. Dal momento che non è previsto – almeno in questa prima fase – il versamento di un corrispettivo economico, agli altri soci è richiesta la rinuncia formale alla prelazione sul 10% al quale rinuncerebbe il socio di maggioranza.

Sul tavolo vi sarebbero anche le proposte di un gruppo siciliano, legato agli imprenditori Domenico Gallina ed Ezio Ruvolo, ex presidente del Ribera, entrambi già vicini al club, che hanno supportato con alcune sponsorizzazioni. Infine i contatti con una società estera, attiva tra Inghilterra e Romania, curati dallo stesso Stracuzzi, ma sulla cui identità e consistenza appare impossibile esprimersi.

Franco Proto
L’imprenditore ennese Franco Proto vorrebbe rilevare la proprietà dell’ACR Messina

Grande cautela, e anche un po’ di pessimismo, filtra dall’entourage di Franco Proto. I suoi collaboratori riferiscono infatti di non avere ricevuto più alcuna comunicazione dall’ACR, dopo la firma della lettera d’intenti dello scorso 2 gennaio. In quella sede era stato indicato sabato 7 gennaio come termine ultimo per la ratifica dell’accordo. Un ostacolo in più a una trattativa che va avanti da oltre otto mesi ma fin qui non è mai realmente decollata. La nota stampa diramata a margine non ha chiarito più di tanto gli scenari futuri. Le prossime ore chiariranno se sarà davvero la volta buona o solo l’ultima puntata di un estenuante tira e molla.

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