Rino Iuliano era uno degli elementi più esperti e carismatici dello spogliatoio giallorosso e come tradizione le sue parole non sono mai scontate. Neppure l’esperto portiere originario di Pagani riesce a darsi pace per l’assurda retrocessione subita dal Messina: “Non è semplice commentarla e non è facile digerirla. C’è davvero molto, molto dispiacere per come si è conclusa quest’avventura. A volte ci sono situazioni che ti travolgono e non te ne rendi nemmeno conto. Il primo anno è stata caratterizzato dalle vittorie, il secondo invece si è concluso nel peggiore dei modi. Nella mia carriera di calciatore resterà purtroppo questa macchia”.
L’improvviso cambio di avversario non ha aiutato i peloritani, che in 180 minuti hanno vanificato tutti i progressi mostrati nell’arco della gestione di Nello Di Costanzo: “La decisione del Coni ci ha condizionato un po’ a livello mentale. La Reggina era più pronta ed è stata avvantaggiata mentalmente: sportivamente parlando erano morti e si sono ritrovati invece nuovamente in corsa. Noi siamo stati penalizzati: eravamo già in pullman per andare a Torre Annunziata ed invece è cambiato l’avversario e la gara è stata rinviata. Tutto questo caos comunque non ci giustifica, si doveva vincere lo stesso”.
A Iuliano era già capitata una situazione simile. Dopo avere celebrato la salvezza con il Potenza ed iniziato le vacanze estive il club lucano venne penalizzato e fu costretto ad affrontare nei play-out il Modica! In quell’occasione però per Rino arrivò comunque la permanenza: “Anche in quel caso la classifica cambiò a stagione finita, ma i tempi non furono brevi e preparammo con calma quel play-out. Quello che è successo quest’anno con Savoia e Reggina mi era capitato invece soltanto quando organizzavo le partite a calcetto con gli amici, che all’ultimo mi dicevano: “Ragazzi, invece di giocare domani alle 19, ci vediamo dopodomani alle 20…”.
A perdere credibilità è un intero movimento ormai in crisi di identità: “Considero questi provvedimenti arrivati al 90esimo una sconfitta di tutta la Lega Pro. Anche il Bassano è stato beffato sul filo di lana dal Novara, che si è visto restituire in extremis i punti utili per festeggiare la promozione. Si è perso il vero spirito dello sport e si è trasformato il calcio in una barzelletta…”.
Il disimpegno della proprietà ha fatto discutere a lungo ma Iuliano non vuole cercare alibi: “Se avessi letto i giornali probabilmente mi sarei fatto condizionare dagli annunci di addio di Pietro Lo Monaco. Come gruppo non siamo mai stati travolti da questa situazione. Dall’interno vi posso dire invece che ci è stato comunque abbastanza vicino: anche se mancava dieci giorni poi tornava ad essere presente al campo. A volte ci bacchettava, in altri casi ci faceva qualche complimento”.
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