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Il Messina, in sciopero al cantiere di Stracuzzi, spinge per l’ingresso di Proto

Registra ancora un clamoroso sviluppo la crisi societaria dell’ACR Messina, il cui passaggio di proprietà è al centro di una querelle davvero infinita. La predisposizione nella serata di mercoledì dell’ennesimo preliminare, il quinto da fine dicembre ad oggi, sembrava propedeutica al passaggio di consegne tra l’attuale presidente Natale Stracuzzi e l’imprenditore Franco Proto, originario di Troina. Ma l’attesa ufficializzazione non è ancora arrivata.

Cristiano Lucarelli
Lo sguardo fisso di Cristiano Lucarelli

Motivo per il quale anche la squadra guidata da Cristiano Lucarelli ha deciso di prendere posizione, con assoluta decisione. Calciatori e staff tecnico hanno deciso infatti di disertare la seduta di allenamento, in programma presso lo stadio “Giovanni Celeste”, e si sono messi in marcia verso i vicini Cantieri Navali Dea, di proprietà proprio del massimo dirigente, che sorgono sulla via Don Blasco. Un vero e proprio sit-in il loro, al quale hanno preso parte anche numerosi sostenitori. Presenti anche le forze dell’ordine, accorse sul posto per scongiurare ogni possibile conseguenza.

L’oggetto del contendere è l’eventuale permanenza nel consiglio di amministrazione dei soci di maggioranza, Natale Stracuzzi e Piero Oliveri. La lettera d’intenti prevede infatti un diritto di opzione per l’acquisto del pacchetto azionario della società, che fino al 30 giugno verrebbe gestita da Proto, ma non l’immediato passaggio delle quote, che fino a quella data resterebbero agli attuali soci. Da qui la condizione posta dall’ormai ex presidente, sgradita ai potenziali acquirenti, che chiedono totale autonomia in cambio dell’impegno a sostenere tutte le spese necessarie da qui a fine stagione.

Manuel Milinkovic
Manuel Milinkovic

Nel tardo pomeriggio sono giunti sul posto sia Stracuzzi, scortato dalla Digos, che gli imprenditori calabresi Giuseppe Gerace e Pasquale Marcianò, che avevano stipulato un altro preliminare per l’acquisto del club con l’attuale proprietà. Le parti hanno dialogato sia con i rappresentanti della tifoseria organizzata che con una delegazione di calciatori. In attesa dell’annunciata schiarita, l’attualità racconta di un mortificante caos, che non ha davvero precedenti.

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