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Ferrigno: “Vogliamo risalire in fretta. Ma la priorità è il progetto, non l’attaccante”

Il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno è tornato a Messina e sta provando ad imprimere la svolta dopo un inizio da horror. Il primo successo, contro il Gela, è però svanito in extremis: “C’è l’amaro in bocca per il pari di domenica, meritavamo i tre punti. Dopo una partenza contratta siamo cresciuti, abbiamo segnato e potevamo raddoppiare. Sono soddisfatto dei nuovi, che sono fuori condizione, ma so cosa possono darci. Anche chi c’era già, ora è chiamato ad impegnarsi per meritare la panchina ed evitare la tribuna. La sana competizione è fondamentale, se punti al vertice l’allenatore deve andare in difficoltà per l’abbondanza”.

Pezzella e Migliorini
Pezzella e Migliorini al lavoro in Sila, nel corso del ritiro

Pesano alcuni equivoci tattici, originati dalle prime scelte operate sul mercato in estate: “Abbiamo tanti giocatori bravi, come Migliorini e Pezzella, ma anche troppi doppioni. Non è un bene, ci vuole equilibrio. Non bisogna solo fare acquisti, ma assemblarli. La difesa era strutturata ma lenta, ecco perché arriva Bruno, un elemento duttile, che può ricoprire più ruoli, complementare a Colombini o Tricamo”.

L’auspicio è che con Rosafio o Ragosta possa ripetersi qualche felice intuizione del passato: “Non ho bacchetta magica, non posso fare miracoli. Non è semplice ripetere operazioni come quella di Ferreira, che ingaggiamo a campionato in corso e fu subito decisivo, a Noto, a 48 ore dal suo ingaggio. Lo conoscevo bene, lo avevo visto ad Ancona. Proveremo comunque a muoverci a breve”.

Bruno, Rosafio e Polito
Bruno, Rosafio e Polito nel corso della conferenza stampa di presentazione

Messina è impaziente e forse anche un po’ presuntuosa. Non si parla d’altro che di vetta e prima punta… “Tutti pensano all’attaccante, ma non ce ne sono o comunque aspettano una chiamata dalla C. La vetta non è lontana, ma noi siamo a secco di vittorie e in difficoltà. Punteremo in alto, ma siamo realisti. Vogliamo disputare un buon campionato, costruendo qualcosa di importante, ingaggiando giocatori che possano rimanere a Messina per qualche anno, per riportarci dove meritiamo. Ricominciamo da zero, partendo con grande ritardo, considerando che la società è nata a metà luglio”.

Il presidente Sciotto ha chiarito che si guarda anche all’estero, ma Ferrigno resta cauto: “Stiamo trattando con alcuni under ma sono sempre molto scettico su queste soluzioni. Non ho mai preso gente da fuori a scatola chiusa. Avrebbe bisogno almeno di tre mesi per conoscere la lingua ed altrettanto per adeguarsi al campionato”. E profili come Piovi e Scoponi, voluti a Messina da Lo Monaco, furono d’altronde delle meteore…

(Fine prima parte; il resto dell’intervista verrà pubblicata nelle prossime ore).

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