Tutto in bilico. Il gong potrebbe suonare presto per il Due Torri, che non sa proprio da dove ripartire per assicurarsi un futuro. E che si tratti delle prossime settimane o della sua sopravvivenza, dopo ben 43 anni di onorato servizio il club tirrenico rischia grosso a causa di quella che appare una delicatissima situazione finanziaria. E’ insomma già tempo di ultimatum: si attende che mister Antonio Venuto e i calciatori comunichino alla dirigenza le proprie decisioni, prima che venga rotto l’assordante silenzio dei biancorossi degli ultimi giorni. Le casse della società, come ampiamente anticipato dalla vicenda dei tre punti di penalizzazione, non sembrano poter sostenere la squadra, adesso in stato di agitazione.
Dopo il match con la Frattese, in quattro allenamenti disertati si è aperta la frattura tra dirigenza e settore tecnico, senza distinzione di età e stipendio tra i giocatori negli ultimi tre casi. E’ però tra oggi e domani che potrebbe arrivare la svolta, dopo il confronto serrato di giovedì sera tra Venuto e la dirigenza. La società si sarebbe già espressa sulle proprie possibilità in tempi brevi ed il tecnico, divenuto portavoce delle esigenze dei calciatori di cui ha personalmente trattato i tesseramenti nella scorsa estate, potrebbe già in queste ore relazionare sullo stato d’animo della rosa e giocoforza indicare il da farsi alla società.
Possibili scenari? Qualora la situazione non rientrasse, rischiano di essere tagliati gli accordi con Ingrassia, Cassaro, Postorino, Matinella e Giacobbe, le cui assenze potrebbero spingere Antonio Venuto a fare un passo indietro. La proprietà potrebbe pertanto ritrovarsi con un organico strettamente utile a riempire la distinta già dalla trasferta di Sarno prevista domenica, naturalmente a forte rischio. E, stante così le cose, sembra difficile anche che la squadra possa tornare sulla cresta dell’onda in coincidenza della finestra di mercato della prima metà di dicembre, o che abbia già contattato un allenatore per l’eventuale avvicendamento in panchina.
Ad oggi si naviga a vista in casa Due Torri o, peggio, l’orizzonte è completamente coperto dalle nubi. E’ l’ennesima di mille crisi in fotocopia, di quelle che da anni trasformano i campionati di Serie D nel palcoscenico di continui “bagni di sangue” a cui il sodalizio biancorosso pareva essere rimasto immune. Eppure le avvisaglie c’erano tutte, pur relegate al ruolo di dettagli da tre anni di miracoli firmati Antonio Venuto. Adesso, dopo essere finito sulle pagine della cronaca sportiva nazionale, lo scenario per il Due Torri è cambiato. Sarebbero in arrivo altre sentenze recanti punti di penalizzazione in classifica, naturalmente legate a pendenze verso i calciatori ed all’eventuale forfait nella gara contro la Sarnese, ormai quasi certo, con lo scopo di prendere tempo per prolungare la mediazione in opera, riducendo a 2 i punti in classifica.
Ma, almeno per il momento, il campo può aspettare. In bilico c’è una storia che dura dal 1973 senza l’ombra di una retrocessione e che potrebbe implodere sul costo vivo delle sue stesse imprese. Il “Vasi” è deserto già da martedì: l’assenza di una strada immediatamente percorribile sta già dando un forte colpo alle speranze della Piraino calcistica, quella comunità di sole 3000 persone schiacciata dai quattro anni di paradiso che rischiano adesso di finire nel libro dei ricordi.
Al Due Torri serve un (altro) miracolo. E purtroppo, stavolta, non basterà spingere la palla in rete.