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D’Amico riparte da Messina: “Felice di riabbracciare Giorgione, il Gattuso della C”

Cresce di ora in ora la schiera di ex calciatori del Savona approdati in riva allo Stretto. Diventeranno cinque quando giovedì si aggregherà ai suoi nuovi compagni il centrocampista 26enne Andrea D’Amico: “Confermo i contatti con il Messina, al quale mi aggregherò nei prossimi giorni. Si sta formando una bella squadra, un gruppo con il quale speriamo di divertirci e disputare una bella annata. Di Napoli lo conosco come giocatore, non come allenatore, perché in Liguria sono arrivato a gennaio, quando lui aveva già lasciato”.

Andrea D'Amico
D’Amico con la fascia da capitano del Milazzo

Inevitabile ripercorrere la sua avventura nel Milazzo, con il quale ha collezionato 43 presenze, siglando 9 reti: “Un biennio felice. Nella prima stagione abbiamo rischiato di salire in C1, raggiungendo la semifinale play-off. Quando sono tornato due anni dopo invece ho trovato una baraonda…”. Il riferimento alla turbolenta gestione Peditto, inframezzata fortunatamente dalla felice esperienza di Portogruaro (18 apparizioni e 2 reti): “Prima di un infortunio mi sono trovato davvero bene. Ho soprattutto un bel ricordo di Rastelli, un allenatore emergente che oggi è in B con il Cagliari e può andare con loro in A. Mi ha aiutato a crescere caratterialmente e professionalmente”.

Andrea D'Amico
Andrea D’Amico con la divisa del Savona

Tra le avventure degne di nota anche quella con la Vigor Lamezia: “Ho trovato continuità di rendimento, disputando 29 partite e realizzando due gol, uno fondamentale per la salvezza contro il Castel Rigone”. D’Amico presenta anche i suoi ex compagni: Giorgione è un Gattuso della C. Corre sempre e non si stanca mai, ringhia, morde le caviglie. Biondo è un terzino destro che può essere adattato anche a sinistra. Bramati un centrocampista di qualità. Addario invece non l’ho visto giocare. Era titolare nel girone di andata e ha fatto abbastanza bene”.

A Messina sta nascendo quindi una difesa giovane, ma D’Amico non lo ritiene un limite: “Ormai la maggior parte delle squadre per regolamento puntano su tanti under, con cinque o sei over. Se questi ragazzi sono a Messina avranno delle qualità, anche perché Di Napoli crede in loro e non vuole certo rischiare. La squadra è ancora da completare, anche perché la riammissione è arrivata in extremis ed i tempi sono quelli che sono. Dobbiamo metterci al lavoro”.

Andrea D'Amico
D’Amico, di spalle con la maglia numero 9, insieme al tecnico dell’Avellino Vullo ed al suo grande amico Saro Bucolo

D’Amico è assistito da Alessandro Cicchetti, lo stesso procuratore di Guadalupi, Arcidiacono e Saro Bucolo, per il quale ha parole d’elogio: “È un mio grande amico, voi lo avete conosciuto in tre anni di Messina. È un bravo ragazzo, che ti fa divertire dentro e fuori dal campo. In un gruppo uno come lui ci vuole sempre. Era capitano anche per via della grande personalità”.

Il Messina viaggia quindi a velocità sostenuta sul mercato. Oltre ai cinque ex Savona, ha già definito gli arrivi del promettente attaccante Salvemini (clicca qui per l’intervista al suo procuratore) e del difensore Zanini, ex Cosenza, di proprietà del Cesena (clicca qui per rileggere l’intervista al neo-giallorosso).

Questa la rosa provvisoria della prima squadra dopo gli innesti di Bramati, Addario, Salvemini, Zanini e D’Amico:
Portieri – Stefano Addario (‘93), Lidio Hoxhaj (‘96), Riccardo La Ferrara (’96).
Difensori – Daniele Biondo (‘91), Amilcare Fiumara (‘98), Marco Manetta (‘91), Alessandro Parisi (‘77), Genny Russo (‘95), Matteo Zanini (’94).
Centrocampisti – Sem Addamo (‘95), Fabio Bossa (‘98), Fabrizio Massimo Bramati (’93), Andrea D’Amico (’89), Carmine Giorgione (‘91), Domenico Messina (‘95).
Attaccanti – Salvatore Cocuzza (‘87), Sebastiano Longo (‘98), Filippo Perfetto (’96), Francesco Paolo Salvemini (’96), Angelo Scalzone (’89), Giovanni Sciliberto (‘97).

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