L’Avellino non è stato ammesso al prossimo campionato di serie B. Nonostante le rassicurazioni giunte nelle ultime ore dal presidente Taccone niente da fare per i biancoverdi che ricorreranno al Collegio di Garanzia del Coni per cercare di riappropriarsi della cadetteria. Il ricorso degli irpini è stato bocciato dalla Co.Vi.So.C., la quale ha evidenziato che “la garanzia assicurativa della Onix Asigurari S.A non soddisfa le prescrizioni previste, in quanto la medesima società è sprovvista di proprio rating; considerato che la documentazione integrativa depositata dalla società U.S. AVELLINO 1912 S.r.l., oltre il termine perentorio del 16 luglio 2018, ore 19,00”.
Altre due società di serie B, Bari e Cesena, come era già emerso in questi giorni, e tre di serie C, Reggiana, Andria e Mestre, che non hanno presentato ricorso, non parteciperanno al prossimo campionato. Sono state invece ammesse, in serie C, sei società il cui ricorso è stato accolto dalla CO.VI.SO.C.: Matera, Lucchese, Triestina, Pistoiese, Cuneo e Monza. Soprattutto il caso della Lucchese sembrava disperato, ma la soluzione è evidentemente arrivata proprio in extremis.
Per quanto riguarda i ripescaggi per la Serie B ci sono adesso Novara e Catania in pole position per prendere i posti di Cesena e Bari dopo l’annullamento della delibera che vietava alle società sanzionate nel corso degli anni precedenti di essere inserite nelle graduatorie. Il Siena è terzo (davanti alla Ternana) e quindi invece strettamente interessato alle sorti dell’Avellino. Più intricata la questione dei ripescaggi in Serie C cui dedicheremo uno specifico approfondimento.